Estate e anziani. Istruzioni per l’uso

Come comportarsi quando arriva il caldo? Cosa mangiare? Come organizzare la giornata quando il termometro sale?
Consigli pratici su alimentazione e stili di vita. Le alte temperature e le terapie farmacologiche.

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Chi deve temere il caldo?

Le persone ultrasettantenni, con un aumento di importanza e gravità a partire dalla decade successiva. Va inteso che il caldo e l’alto tasso di umidità nuocciono soprattutto come concausa e aggravante di malattie preesistenti.

Quali sono queste malattie?

Ad esempio, le malattie cardiocircolatorie, come la cardiopatia ischemica, le cardiomiopatie, le valvulopatie e la cardiopatia ipertensiva.

Ci sono altri anziani a rischio?

Quelli affetti da un deficit cognitivo, ad esempio dal morbo di Alzheimer o dalla vasculopatia cerebrale multinfartuale. Tali pazienti possono, infatti, avvertire meno lo stimolo della sete e hanno la tendenza a non bere o a bere minori quantità di liquidi rispetto al necessario.

Quali categorie di farmaci possono interagire negativamente con il caldo?

In particolare i vasodilatatori, gli ace-inibitori, i calcio antagonisti, i diuretici, gli ansiolitici. I farmaci, la vasodilatazione prodotta dal caldo e la perdita di liquidi e sali (soprattutto sodio e potassio), causata dai diuretici e da un’abbondante sudorazione, possono generare ipovolemia, vale a dire una diminuzione della massa plasmatica circolante, accompagnata da ipoperfusione cerebrale, che si manifesta con una crescente confusione mentale, e da un peggioramento della funzione renale.

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Nel periodo estivo, che cosa influisce sul nostro benessere?

Un giusto bilanciamento tra temperatura esterna e tasso di umidità. Ad esempio un caldo secco con una temperatura di 38 gradi ma in un’area ventilata può risultare meno dannoso e più tollerabile rispetto ad una temperatura di 35 gradi con un’umidità dell’aria del 70-80 per cento o superiore.

Che cosa deve fare l’anziano quando le temperature sono elevate?

Bere almeno un litro e mezzo di liquidi al giorno e mangiare in modo adeguato alle alte temperature.

Perché l’anziano deve bere acqua?

Per reintegrare i liquidi persi tramite la sudorazione. L’organismo umano è composto per circa il 70 per cento di acqua, quindi i liquidi hanno un ruolo centrale nel mantenere l’equilibrio omeostatico. Se non beviamo, quando le temperature sono alte, tale equilibrio viene compromesso. L’anziano, avvertendo di norma meno dell’adulto il senso della sete, beve in minor misura; questo, assieme all’abbondante sudorazione, altera l’equilibrio idroelettrolitico, con la perdita di sodio e potassio, che è molto importante per il buon funzionamento del cuore. La sua carenza può causare aritmie ventricolari anche gravi.

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Che cosa deve bere?

L’acqua, in particolare, contenuta anche in alimenti come frutta e verdura. Da non scartare i liquidi ricchi di integratori salini.

Che cosa non deve bere?

Le bevande gassate zuccherine, che danno un beneficio momentaneo, ma poi fanno aumentare la sete. Inoltre, va ridotta la quantità di vino e aboliti i superalcolici: aumentano la sensazione di caldo e le calorie, per l’alto contenuto di zuccheri, che in estate andrebbero limitati. L’alcol induce poi  vasodilatazione, che si manifesta con sudore crescente e pressione arteriosa in calo.

Che cosa deve mangiare?

Frutta e verdura, cibi ricchi di acqua e sali minerali. Da consigliare le banane, ricche di potassio, un elettrolita molto utile all’organismo.

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Che cosa deve fare fuori casa?

Osservare due semplici regole: scegliere luoghi freschi – parchi, supermercati, centri commerciali, chiese, musei o cinema, che spesso beneficiano dell’aria condizionata – e uscire la mattina presto, nel tardo-pomeriggio o durante la sera.

E in casa?

Dotarsi di un condizionatore, da impostare su una temperatura di tre-quattro gradi inferiore rispetto a quella esterna. In mancanza, un ventilatore potrebbe assolvere parte delle sue funzioni.

Pubblicato da Paola Barbara Conti

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